Foto D'Arte Firenze - Il blog di Foto D'Arte Firenze - Ultimi Articoli

Quando si pensa a Firenze, è immediato identificare questa città con l'immenso patrimonio artistico che si può ammirare attraversando le sue strade e le sue piazze, visitando le sue chiese ed i suoi musei. Rapiti dalla grandezza della parte più accessibile e scenografica di questo patrimonio, spesso si finisce per ignorarne la parte più nascosta, ma altrettanto importante, costituita dai documenti e dai manoscritti custoditi negli archivi e nelle biblioteche della città.

La mostra dal titolo "Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze", in programma dal 28 gennaio al 27 aprile presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti, primo appuntamento del calendario espositivo di Firenze 2014 Un anno ad arte, si propone di far conoscere al pubblico una selezione di preziosi documenti riguardanti la storia di Firenze e le vicende cruciali che videro protagonisti personaggi di spessore internazionale. 

Tanti i pezzi archivistici che sarà possibile ammirare, tra cui una pagina recante alcuni schizzi di Michelangelo Buonarroti, mai esposta in pubblico prima d'ora in Italia, un disegno di Raffaello e due acquerelli inediti di Eugenio Montale. Tra i documenti e i libri, da segnalare il primo vocabolario della Crusca del 1612, una lezione scritta di Galileo sull'Inferno di Dante e ben sette esemplari della Divina Commedia, tra cui quello recante illustrazioni di Alessandro Botticelli. Diversi anche i documenti di interesse storico, tra i quali l'atto legislativo con cui Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana e l'atto di battesimo di Leonardo da Vinci. Tra i cimeli archivistici più curiosi, gli appassionati del genere troveranno anche il primo numero di Topolino, datato 1932.

Una mostra, dunque, che tra grafie, pensieri, postille, schizzi e sigilli, vuole essere un invito ad avventurarsi fra le insenature più nascoste della grande storia, restituendo un'immagine autentica dei suoi interpreti principali. Per il visitatore, un'opportunità unica per compiere un suggestivo viaggio nel tempo, ma anche una straordinaria esperienza sensoriale procurata dall'incontro ravvicinato con autentici tesori cartacei, attraverso la bellezza dei caratteri e delle illustrazioni, la ricchezza dei materiali e delle lavorazioni, gli odori acri di inchiostri, carte e rilegature.   

Consapevole dell'importanza di affidare un così grande patrimonio alle nuove tecnologie, Foto d'Arte Firenze è orgogliosa di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla stesura del catalogo, edito da Sillabe, che testimonia l'inestimabile valore storico, letterario ed artistico che caratterizza il percorso affascinante della mostra. Con l'auspicio che il nostro lavoro di documentazione visiva possa aver reso un doveroso servizio alla conservazione del patrimonio esposto, l'occasione ci è gradita per ringraziare il curatore della mostra e del catalogo, Marco Ferri (giornalista e responsabile della comunicazione del Polo Museale Fiorentino, nonché fondatore e direttore di "Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei"), per averci offerto l'opportunità unica e gratificante di poter condurre una campagna fotografica fra i tesori nascosti nei preziosi scrigni fiorentini, un'opportunità che, come recita il titolo della mostra, capita "una volta nella vita".

Di seguito, alcuni link che parlano della mostra.

La Nazione Firenze | Cultura - Archivi Tesori

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Milano, Pinacoteca di Brera sala XIV.

Il monumentale gesso di Napoleone in veste di Marte Pacificatore di Antonio Canova, dopo duecento anni, torna in uno dei saloni della Pinacoteca. Il gesso infatti era stato collocato in una delle sale della nuova grande galleria ricavata nel vano superiore della chiesa soppressa di Santa Maria di Brera a ricordo del grande patrocinatore della Pinacoteca.

Alto più di tre metri e pesante quasi due tonnellate, al grande calco in gesso era capitato lo stesso sfortunato destino di tanti monumenti e immagini dell'Imperatore e Re d'Italia dopo la battaglia di Waterloo: alcuni furono distrutti, altri danneggiati, altri ancora rimossi e custoditi in luoghi appartati affinché non fossero esposti alla pubblica vista.

Rimosso dai Saloni Napoleonici già nel 1814, il grande gesso è stato affidato nel novembre del 2008 alle cure di Daniele Angellotto di Firenze.

Il restauro ha restituito al gesso il suo originale valore, recuperandone la qualità, la definizione dei particolari e delle rifiniture che ne fanno un'opera unica, quale era nelle intenzioni dello stesso Canova che dedicava ai gessi le stesse cure e attenzioni riservate alle sculture in marmo.

Foto D'Arte Firenze è entusiasta di aver potuto seguire tutte le fasi del delicato intervento di restauro realizzando una meticolosa ed esaustiva documentazione fotografica confluita nella pubblicazione del volume edito da Electa a cura di Matteo Ceriana.

Il sito web Beni Culturali che presenta l'evento e quello di Electa.

Lusso ed eleganza | Museo degli Argenti | dal 19 marzo al 23 giugno 2013

In occasione dei quarant'anni dalla apertura del Museo delle Porcellane in Palazzo Pitti, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze e l'Associazione Amici di Doccia hanno voluto ricordare questo felice anniversario con una mostra che metta in evidenza al contempo l'importante collezione museale di Palazzo Pitti e la produzione della manifattura di Doccia del periodo fra la dominazione napoleonica e la Restaurazione lorenese (1800-1830)

La mostra sarà composta da circa centoventi opere per la maggior parte provienienti dalle raccolte di Palazzo Pitti e dal Museo Richard-Ginori della manifattura di Doccia, dai principali musei italiani e francesi che raccolgono questo genere di manufatti e da collezioni private.

Foto D'Arte Firenze è grata di aver realizzato le immagini ai manufatti per il catalogo a corredo della mostra edito da Giunti Editore - Sillabe.

Visita il sito www.unannoadarte.it dedicato alla mostra Lusso ed Eleganza

Il sito del Polo Museale Fiorentino che presenta l'evento.

Lusso ed eleganza: l'oro bianco. Guarda il video 

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22 ottobre 2015 - 17 maggio 2016 | Museo degli Argenti Palazzo Pitti, Firenze

La mostra allestita negli ambienti contigui alla Cappella Palatina di Palazzo Pitti recupera il tesoro d’arte appartenuto a quella che fu la più prestigiosa Compagnia laicale d’ispirazione religiosa del Seicento toscano, San Benedetto Bianco.

rigore e grazia

La storia e la spiritualità di questa confraternita sono rese note al pubblico attraverso l’analisi dei maggiori capolavori artistici che arredavano i loro spazi e, per questa occasione, letteralmente ‘salvati’ da impegnativi restauri.

Lo studio della collezione, dei testi e dei documenti ha visto emergere importanti novità che ridefiniscono alcuni aspetti del Barocco fiorentino: sia per le opere inedite ritrovate, sia per l’approfondimento delle fisionomie di molti grandi artisti che furono membri assidui di San Benedetto Bianco (ad esempio Cristofano Allori, Vincenzo Dandini, Carlo Dolci e Volterrano).

Un ringraziamento sincero lo rivolgiamo ai brillanti curatori di questa mostra, Alessandro Grassi, Michel Scipioni e Giovanni Serafini insieme ai quali abbiamo condotto l'impegnativa ma al tempo stesso affascinante campagna fotografica per la realizzazione del catalogo edito da Sillabe.

Alcuni interessanti link per approfondimenti:

www.rigoreegrazia.it - il sito ufficiale della mostra con la presentazione del Cardinal Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze - Alessandra Marino, Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le Province di Firenze Pistoia e Prato - Arch. Paola Grifoni, Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Toscana - Valentina Conticelli, Direttrice ad interim del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti

MIBACT - sito del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

artemagazine - quotidiano di Arte e Cultura

DEA Press - agenzia di stampa DEApress

ACQUISTA BIGLIETTO - sito ufficiale per la vendita biglietti del Polo Museale Fiorentino


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Galleria Palatina Palazzo Pitti, Firenze | Il rigore e la grazia. La Compagnia di San Benedetto Bianco nel Seicento Fiorentino

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Verrà presentato sabato 18 aprile, presso l'Auditorium dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, il volume Giuliano da Sangallo, la monografia completa dell'architetto, ingegnere e scultore fiorentino curata da Sabine Frommel ed edita da Edifir - Edizioni Firenze

Figura eclettica nel panorama artistico fiorentino della seconda metà del XV secolo, Giuliano da Sangallo nacque in un'importante famiglia di architetti e artisti toscani, della quale facevano parte anche il fratello Antonio da Sangallo il Vecchio ed il nipote Antonio da Sangallo il Giovane. 

Durante un soggiorno giovanile a Roma cominciò a studiare le forme delle antichità classiche, che divennero in seguito un elemento caratterizzante della sua ricerca architettonica.

Tornato a Firenze, fu tra i migliori interpreti e continuatori della tradizione di Brunelleschi e Alberti, progettando opere assunte come modelli di riferimento dell'architettura rinascimentale. Tra queste, ricordiamo il sontuoso Palazzo di Bartolomeo Scala a Firenze, nucleo antico dell'attuale Palazzo della Gherardesca, che nel 2008, dopo un radicale restauro, è diventato un hotel a cinque stelle della catena Four Seasons.

Contemporaneamente, si dedicò anche alla progettazione di opere di ingegneria militare, grazie alle quali entrò in contatto con la famiglia Medici, impegnata nel rafforzamento delle difese territoriali di Firenze in un periodo politicamente sempre più teso. In breve tempo, divenne l'architetto prediletto di Lorenzo il Magnifico, che nel 1480 gli commissionò la villa di Poggio a Caiano, prototipo della villa rinascimentale italiana. Al periodo lorenziano, il più fertile della carriera del Sangallo, appartengono anche il progetto della Sagrestia della Basilica di Santo Spirito a Firenze ed i progetti per la Basilica della Madonna dell'Umiltà a Pistoia. 


© Foto D'Arte Firenze

Quelli menzionati sono solo alcuni dei luoghi che noi di Foto D'Arte Firenze abbiamo avuto il privilegio di fotografare, nell'ambito della campagna fotografica con cui abbiamo prodotto le illustrazioni presenti nel volume di Sabine Frommel.


© Foto D'Arte Firenze

Foto D'Arte Firenze desidera ringraziare Edifir, l'autrice del volume e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, nella persona del Vice Presidente Pierluigi Rossi Ferrini, per l'invito ufficiale alla presentazione del libro, alla quale non mancheremo di partecipare.

Alcune immagini di backstage della campagna fotografica

© Foto D'arte Firenze


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze


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Sabato, 22 Maggio 2010 10:00

Caravaggio e Caravaggeschi a Firenze

Scritto da

Dal 22 maggio al 10 ottobre a Firenze "Caravaggio e Caravaggeschi", più di cento opere per celebrare l'arte di questo grande pittore.

In occasione del IV centenario della morte di Caravaggio a Firenze si terrà "Caravaggio e Caravaggeschi". La Galleria Palatina di Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi presentano una splendida mostra in occasione del IV centenairio della morte di Caravaggio, il grande pittore lombardo vissuto a cavallo fra il Cinquecento e il Seicento.

La mostra presenterà, sia opere del Caravaggio che già la città possiede, come il Bacco e Medusa, che importanti prestiti da tutto il mondo.

Il Polo Museale Fiorentino propone, a cura di Gianni Papi, un nuovo viaggio nel mondo del Caravaggio e del caravaggismo internazionale, presentando una rassegna di opere, una sorta di excursus alla scoperta delle novità artistiche dei primi decenni del Seicento, legate al naturalismo e alla rappresentazione della realtà quotidiana, resa attraverso i mezzi pittorici della luce e dell'ombra.

Foto D'Arte Firenze è grata di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla realizzazione dello splendido catalogo che accompagna la mostra edito da Sillabe/Giunti.

Il sito web Beni Culturali che parla della mostra e quello del Polo Museale della Città di Firenze.

Il sito Toscana e Turismo con le informazioni sull'evento.

Intervista alla Dott.ssa Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale di Firenze.

Video collegato

Venerdì, 12 Settembre 2014 15:35

La nuova fragranza Giardini del Granduca In evidenza

Scritto da

Promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze

© Foto D'Arte Firenze

GIARDINI DEL GRANDUCA

A poco più di un anno - il 23 maggio 2013 - dalla proclamazione, da parte dell'Unesco, delle Ville e dei giardini medicei toscani quali Patrimonio dell'Umanità, per celebrare un così importante riconoscimento al valore di questi monumenti storici, e alla loro gestione e mantenimento, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze ha promosso la creazione di una fragranza denominata Giardini del Granduca che verrà messa in vendita nei negozi museali del Polo fiorentino dal prossimo 2 agosto 2014.

"Attraverso questo profumo, composto sapientemente con note ispirate alla coltivata natura dei giardini storici di Firenze e Toscana, si entra in contatto diretto con la memoria della dinastia dei Medici e soprattutto con il loro magnifico lascito nel campo dell'arte dei giardini, che impreziosisce Firenze e la Toscana con il sistema delle Ville Medicee" (Cristina Acidini, Soprintendente).

Ben cinque di questi siti sono musei all'aperto diretti dalla Soprintendenza: il Giardino di Boboli, il Giardino di Castello, le Ville e i Giardini di Poggio a Caiano, la Petraia e Cerreto Guidi (gli altri sono la Villa di Poggio Imperiale e il Giardino di Pratolino, la Villa di Cafaggiolo a Barberino di Mugello, la Villa Il Trebbio a San Piero a Sieve, la Villa di Careggi, la Villa Medici di Fiesole, il Palazzo di Seravezza a Lucca, Villa La Magia a Quarrata, la Villa di Artimino a Carmignano). Nei giardini già granducali, ancora oggi esperti, tecnici e ditte specializzate curano alberi secolari e piante fiorite: agrumi, camelie, rose, peonie, per ricordarne solo alcune specie.

I componenti della famiglia Medici, in varia misura, riservarono passione e conoscenza alle arti e al collezionismo, ma anche alla botanica, alle erbe officinali, agli orti con coltivazioni di spezie e fiori orientali. I loro bellissimi giardini all'italiana, con fontane e statue di grandi scultori e architetti, furono anche luoghi di studio, ricerca e sperimentazione: tutte attività protoscientifiche in nome delle quali furono fondati gli Orti di Pisa e di Firenze a metà del Cinquecento.

Per creare questo profumo, precisamente un eau de toilette, è stato approfondito lo studio delle piante storiche apprezzate e collezionate dai Medici fin dal Cinquecento, tra le quali predominano gli agrumi dalle forti componenti aromatiche. La "piramide olfattiva" infatti prende forma dalle note di limone e arancio amaro, e comprende l'olio essenziale di petali di rose (per portare alla memoria la collezione di rose antiche) e fiori di pesco (per evocare l'orto urbano, origine del giardino), e infine l'essenza di cannella, che ci ricorda l'interesse di Cosimo I per le piante medicamentose e le spezie. L'evoluzione degli accordi olfattivi propone poi i legni preziosi - cipresso e cedro del Libano - esaltati su una base di ambra e muschi.

© Foto D'Arte Firenze

Il nome scelto per la fragranza s'ispira a una dizione presente negli antichi documenti, firmati dal "Soprintendente de' giardini del Granduca". Benché suggestiva, tale dizione non risulta esser stata usata finora per luoghi o prodotti contemporanei. Essa si adatta a tutti i giardini medicei della Regione Toscana, chiunque ne sia il proprietario; e al tempo stesso apre prospettive su una linea dedicata di prodotti, che potrebbe svilupparsi prendendo spunto dalle infinite suggestioni di questi viventi universi d'arte e di natura.

Sillabe, produttore del profumo, sotto la consulenza storico olfattiva di Simonetta Giurlani Pardini, ci invita quindi ad aggiungere un ulteriore "senso" alla percezione e alla fruizione dell'arte con una fragranza che, come "guida olfattiva", richiama le antiche memorie medicee.

Caratteristiche tecniche

Nota di testa: Cannella, Petali di Rosa, Fior di Pesco, Limone, Arancio Amaro

Note di cuore: Legno di Cedro, Legno di Cipresso

Note di base: Muschi, Ambra

 

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Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze | Love and Passion, Art and Photography

Giovedì, 25 Marzo 2010 10:00

Pregio e bellezza. Cammei e intagli dei Medici

Scritto da

Firenze, Museo degli Argenti di Palazzo Pitti | 25 marzo - 27 giugno 2010

Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dedica una mostra ad un particolare aspetto dell'arte, il collezionismo di gemme antiche e moderne nel corso dei secoli e lo fa illustrando la prestigiosa raccolta dei Medici, con oltre centosettanta opere esposte che testimoniano quanto questi piccoli, ma pregevoli oggetti interagissero con le così dette arti maggiori.

Messe a dialogare con le opere d'arte le gemme del Rinascimento rivelano quanta forza ispiratrice si sprigionasse da quei minuscoli capolavori, grazie alla maestria degli artefici in grado di competere con gl'intagliatori dell'antichità imperiale, all'arcano potere simbolico dei soggetti, alle virtù magiche delle pietre.

Il collezionismo di gemme costituì uno degli aspetti più affascinanti del processo di riscoperta dell'antico che caratterizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV cammei e intagli furono ricercati con fervore da pontefici, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato.

La mostra apre Firenze 2010 Un anno ad arte (www.unannoadarte.it), l'ambizioso e articolato progetto espositivo dei Musei Statali Fiorentini promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, la Soprintendenza Speciali per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, il Museo degli Argenti, Firenze Musei e l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Foto D'Arte Firenze è onorata di aver contribuito con le proprie immagini alla realizzazione del catalogo che accompagna la mostra edito da Sillabe.

Il volume, curato da Ornella Casazza, direttrice del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti e Riccardo Gennaioli, storico dell'arte, ha l'intento di far conoscere al grande pubblico un collezionismo particolare e specialistico come quello della glittica. 

Visita il sito web del MIBAC (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) che presenta la mostra.

Mancano solo due vetrate per completare il complesso intervento di restauro del ciclo vetrario che impreziosisce il Salone di Michelangelo della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.

L'intero ciclo, oggi composto da ventisette delle trenta vetrate originarie, più due vetrate cieche, è un autentico capolavoro dell'arte vetraria, con molteplici riferimenti alla pittura cinquecentesca. Vi sono infatti rappresentate, attraverso una decorazione policroma molto raffinata, i simboli dell'araldica medicea riferibili a Clemente VII e a Cosimo I: un trionfo di motivi a grottesche, emblemi, armi e putti alati. 

Sebbene molte vetrate riportino la data di esecuzione, che le colloca nel periodo successivo al 1534, anno della partenza da Firenze di Michelangeloautore del progetto della Biblioteca, non vi è certezza sulla loro attribuzione. Se in passato infatti si pensava fossero state disegnate da Giovanni da Udine, recenti studi le attribuiscono invece a maestranze fiamminghe, che le avrebbero realizzate su cartoni riconducibili ad ambiente vasariano.

L'aggravarsi dello stato conservativo di queste mirabili opere ha reso necessario un ampio progetto di restauro e tutela da parte dell'Opificio delle Pietre Dure, preceduto da meticolose indagini diagnostiche sulla composizione dei materiali, sulla loro reazione a contatto con l'ambiente interno ed esterno e da ricerche storiche ed artistiche sui precedenti restauri.

© Foto D'Arte Firenze

Sulla base dei dati raccolti è stata impostata una opportuna metodologia di intervento, iniziato con il consolidamento dell'imbotte in pietra serena e il restauro pilota dell'Opificio della vetrata la n.18 (vedi articolo del blog), mentre le altre sono state affidate con la supervisione dell'Opificio stesso a due ditte specializzate nel settore.


© Foto D'Arte Firenze

Un lavoro estremamente delicato, dunque, di cui Foto D'Arte Firenze ha documentato la fase pre e post-intervento, essendo stata inserita nell'elenco 2013 di Operatori Economici per servizi di documentazione fotografica di Beni Culturali. Un incarico per noi gratificante, destinato a lasciare una testimonianza fotografica del grande lavoro fatto per restituire a questo importante centro artistico-culturale fiorentino il suo aspetto autentico.

Di seguito il link con la presentazione ed i dettagli dei lavori:

Biblioteca Medicea Laurenziana | Restauro del ciclo di vetrate

Opificio delle Pietre Dure (OPD) - Ciclo di vetrate del Salone di Michelangelo


Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Biblioteca Medicea Laurenziana | Piazza S.Lorenzo, 9 Firenze

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I MITICI MURALES di Vincenzo Cerami a nuova vita restituiti, il campo Padovani con l'abito buono, il Mandela Forum, cioè quella che sarà la casa del mondiale di ciclismo, tirato a lucido.

Palazzo Vecchio gonfia il petto e alza il sipario sullo spicchio di Campo di Marte rimesso a nuovo in vista del bicievento di settembre 2013.

I pannelli della recinzione del Padovani furono affrescati dagli artisti del Gruppo Donatello in occasione di una giornata dedicata all'arte e allo sport - il 6 maggio 1984 - con 86 opere.

Murales che esaltano la bellezza, l'eleganza, la lealtà e l'eroismo del gesto sportivo.

Pioggia, neve, sole e vento li hanno sgretolati. Ora sono tornati a splendere grazie al progetto del Gruppo Donatello. Agli artisti e al loro lavoro va il grazie del Comune e di tutti i fiorentini.

Foto D'Arte Firenze è fiera di aver collaborato alla promozione e alla valorizzazione di questi Murales realizzando le immagini per il Comune di Firenze.

L'articolo del Comune di Firenze con i dettagli dell'intervento di recupero.

"Nel secondo volume di Fasto Privato. La Decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine era stata annunciata la conclusione di un ciclo di studi sulla conoscenza delle pitture a parete nelle storiche dimore private della città. Nell'avanzare delle ricerche, ci si è resi conto, tuttavia, che l'ampiezza del patrimonio storico-artistico ed architettonico del nostro comprensorio è tale che rimanevano fuori ancora ampi settori che i primi due volumi non erano riusciti ad integrare. Di qui la decisione di coprire gli aspetti ancora inespressi con questo terzo tomo, in modo da completare una sistematica ricognizione che dal fenomeno del "quadraturismo" ci conduce alle ampie composizioni di figura, di quartiere in quartiere, non mancando di curiosare nei dintorni prossimi al centro urbano."

Queste le parole di Umberto Tombari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per la pubblicazione nel 2016 a cura di Edifir - Edizioni Firenze di questo terzo ed ultimo volume della serie.

fasto privato 3

Siamo grati di aver potuto contribuire con le nostre immagini alla realizzazione del corredo illustrativo che costituisce la parte preponderante della pubblicazione, accompagnato, in parallelo, da una puntuale e insieme distesa trattazione scientifica.

Ideato e coordinato dalla professoressa Mina Gregori, si avvale di originali contributi dei maggiori studiosi di storia dell'arte e delle decorazioni in età sei-settecentesca, passando al vaglio i singoli ambienti prodotti nel gusto dell'epoca delle maggiori residenze nobiliari fiorentine e toscane.

I testi sono di Marco Betti, Carlotta Brovadan, Lisa Leonelli, Patrizia Maccioni, Anna Laura Nencioni, Medardo Pellicciari e Mara Visonà.

Ringraziamenti

L'occasione ci è gradita per esprimere la nostra profonda gratitudine insieme alle curatrici, agli autori e all'Editore a coloro che hanno reso possibile le ricerche, consentendo l'accesso agli edifici e la realizzazione delle campagne fotografiche, e a coloro che hanno generosamente messo a disposizione le proprie conoscenze.

Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli

Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), Camera del Lavoro di Firenze

Eton College e Browning Foundation

Hotel Palazzo Magnani Feroni

Inps, Direzione Regionale Toscana

Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Plank-Institut

Liceo Statale Niccolò Machiavelli Firenze

Fattoria di Torre a Cona - Proprietà Rossi di Montelara

Studio Legale Ruggeri & Associati

Soleil International

Suami srl

Paola d'Afflitto, Angela Bartolini Baldelli, Carlo Bartolini Baldelli, Giovanna Bartolini Baldelli, Giovanni Battista Bartolini Baldelli, Principe Andrea Boncompagni Ludovisi, Emanuele Corti Grazzi, Silvana Coveri, Federica Di Paola, Leonardo Frescobaldi, Guidalberto Nidiaci, Marzia Piccolomini Clementini Adami, Maria Gaia Riario Sforza, Famiglia Romano, Marchesa Lisa Rosselli Del Turco Frescobaldi, Suor Maria Maddalena superiora delle Suore Carmelitane dell'Eremo di Triozzi, Guglielmo de Tomassi, Annabella Valentino, Federica Zolfanelli, Gilberto Zolfanelli

Nada Bacic, Sergio Balatri, Orazio Baldi, Rita Balleri, Chiara Bartolini, Sandro Bellesi, Silvia Benassai, Studio Ingegner Andrea Biagioni, Daniele Calosi, Elena Capolino, Costanza Caraffa, Maria Centonze, Cinzia Chiaramonti, Roberto Ciabattini, Beatrice Cifuentes-Sarmiento, Vittoria Citernesi Gondi, Livia Curioni, Antonella Fabiano, Laura Facchin, Ginevra Facchinetti Pulazzini, Romano Fiaschi, Giampaolo fioretto, Paola Galgani, Paola Gibbin, Tommaso Grassinesi, Giuliana Guidi, Carlotta Lenzi Iacomelli, rosa Macrì, Agostino di Maio, Alessandro Martini, Saverio Mecca, Silvia Meloni Trkulja, Maria Rosaria Montefusco, Simone Morandi, famiglia Moretti, Elisabetta Nannipieri, Neda Para, Francesca Parrini, Claudia Porrello, Gioia Romagnoli, Micaela Sambuco, Paolo Sardi, Piero Sarti, Gilda Tortora, Nicola Tufaro, Stefania Vasetti

FOTO D'ARTE FIRENZE desidera ringraziare per il lavoro di gruppo ben condotto la casa Editrice Edifir - Edizioni Firenze nelle figure del presidente Francesca Pacini e di Paola Acquarelli, Silvia Frassi e Elena Mariotti

Ringrazia la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze nella figura del presidente Umberto Tombari, Carlo Sisi, Emanuele Barletti, Paola Petrosino

Fasto Privato vol.3 - Edifir


Cristian Ceccanti fotografo | Foto D'Arte Firenze con la preziosa collaborazione di Simone Baroncelli


Questo, nel dettaglio, l'elenco degli edifici nobiliari visitati durante la nostra campagna fotografica: Palazzo Ubaldino Peruzzi Borgo de Greci, Palazzo Magnani Feroni Suite Hotel Borgo San Frediano, Palazzo Bargagli Petrucci Tempi Piazza Maria Soprarno, Palazzo Rinuccini Istituto Macchiavelli, Palazzo Lecchesini Vegni UNIFI, Palazzo Peruzzi Bourbon del Monte sede CGIL, Palazzo Frescobaldi Santo Spirito, Palazzo Casa Guidi, Palazzo Rosselli del Turco, Palazzo Coveri, Palazzo Rinuccini Scuola Machiavelli, Poggio alla Scaglia Galluzzo, Palazzo Pazzi Quaratesi INPS via Proconsolo, Palazzo Franceschi Dragomanni Via Guicciardini, Palazzo Magnani Feroni, Palazzo Frescobaldi Livia Frescobaldi, Villa Torre a Cona, Convento Suore Triozzi villa Canigiani Scandicci, Villa Pasqui Impruneta, Palazzo Picchi via Pandolfini, Palazzo Magnani Ruggeri, Palazzo Marmorai, Castello Montozzi Pergine Valdarno, Casa d'Agliana, Villa Guicciardini Bartolini Baldelli, Villa Frescobaldi Sieci, Palazzo Balaccio d'Anghiari Bartolini Baldelli, Palazzo Mancini via de Benci, Villa di Terzano Bagno a Ripoli

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Patriarcato di Costantinopoli | Chiesa Ortodossa Russa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo e San Nicola | Firenze

Costruita tra il 1899 e il 1903, la chiesa della Natività di Cristo di Firenze è il primo edificio religioso russo sul territorio italiano. 

Ciò è stato possibile grazie agli sforzi del parroco p.Vladimir Levickij, ai doni di alcuni parrocchiani, della famiglia Demidoff e dello stesso imperatore Nicola II.

Malgrado la sua giovane età, grazie alla sua particolare vicenda storica, la chiesa conserva alcune preziose testimonianze di eventi risalenti agli ultimi secoli della storia russa. Russa non certo in senso etnico ma piuttosto nazionale o meglio di civiltà.

La chiesa è un esempio unico di collaborazione tra artisti e artigiani russi e italiani. Se le pitture murali e le icone che adornano l'interno della chiesa sono state dipinte da artisti russi, i lavori murari, gli intagli delle iconostasi, i mosaici e le decorazioni in maiolica sono opera di maestranze italiane.

La Chiesa Ortodossa Russa è un monumento storico, sottoposto alla tutela della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico e Artistico della città di Firenze; ad essa compete l'Alta Sorveglianza e la Direzione Artistica dei lavori di restauro conservativo del complesso architettonico.

Da più di dieci anni, sono in corso di esecuzione, importanti lavori di restauro conservativo, resisi necessari per l'avanzato stato di degrado generale della chiesa. Lavori eseguiti grazie alle donazioni dei fedeli ortodossi e ai contributi, a più riprese, dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

chiesa russa di firenze

Quest'anno, per permettere alla chiesa di tornare al suo antico splendore, stante la costruzione dei ponteggi per i lavori ai tetti, è stato dato corso ai lavori di restauro lapideo dei paramenti murari in pietra serena riccamente ornati e modanati con fasce ceramiche parimenti preziose, opera del Cantagalli.

A fianco delle due esperte restauratrici Shirin Afra e Marta Pellegrini (Opificio delle Pietre Dure di Firenze), Foto D'Arte Firenze ha appena concluso la campagna fotografica per la documentazione di questo impegnativo intervento di recupero.

Le riprese fotografiche sono state eseguite "in quota", superando tutte le difficoltà derivanti dall'instabilità di un ponteggio molto alto e le difficili condizioni per una corretta illuminazione.

Vi presentiamo alcune immagini che testimoniano gli eccellenti risultati raggiunti

PRIMA DEL RESTAURO - 01

chiesa russa 

 

DOPO IL RESTAURO - 01

chiesa russa a firenze

 

PRIMA DEL RESTAURO - 02

chiesa russa

 

 DOPO IL RESTAURO - 02

firenze

 

PRIMA DEL RESTAURO - 03

prima_restauro 

DOPO IL RESTAURO - 03

dopo_restauro

 

Cristian Ceccanti & Ivan Rossi fotografi | Foto D'Arte Firenze @ Chiesa Ortodossa Russa di Firenze, via Leone X

La galleria con alcune immagini delle maioliche restaurate

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