Quando si pensa a Firenze, è immediato identificare questa città con l'immenso patrimonio artistico che si può ammirare attraversando le sue strade e le sue piazze, visitando le sue chiese ed i suoi musei. Rapiti dalla grandezza della parte più accessibile e scenografica di questo patrimonio, spesso si finisce per ignorarne la parte più nascosta, ma altrettanto importante, costituita dai documenti e dai manoscritti custoditi negli archivi e nelle biblioteche della città.
La mostra dal titolo "Una volta nella vita. Tesori dagli archivi e dalle biblioteche di Firenze", in programma dal 28 gennaio al 27 aprile presso la Sala Bianca di Palazzo Pitti, primo appuntamento del calendario espositivo di Firenze 2014 Un anno ad arte, si propone di far conoscere al pubblico una selezione di preziosi documenti riguardanti la storia di Firenze e le vicende cruciali che videro protagonisti personaggi di spessore internazionale.
Tanti i pezzi archivistici che sarà possibile ammirare, tra cui una pagina recante alcuni schizzi di Michelangelo Buonarroti, mai esposta in pubblico prima d'ora in Italia, un disegno di Raffaello e due acquerelli inediti di Eugenio Montale. Tra i documenti e i libri, da segnalare il primo vocabolario della Crusca del 1612, una lezione scritta di Galileo sull'Inferno di Dante e ben sette esemplari della Divina Commedia, tra cui quello recante illustrazioni di Alessandro Botticelli. Diversi anche i documenti di interesse storico, tra i quali l'atto legislativo con cui Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato di Toscana e l'atto di battesimo di Leonardo da Vinci. Tra i cimeli archivistici più curiosi, gli appassionati del genere troveranno anche il primo numero di Topolino, datato 1932.
Una mostra, dunque, che tra grafie, pensieri, postille, schizzi e sigilli, vuole essere un invito ad avventurarsi fra le insenature più nascoste della grande storia, restituendo un'immagine autentica dei suoi interpreti principali. Per il visitatore, un'opportunità unica per compiere un suggestivo viaggio nel tempo, ma anche una straordinaria esperienza sensoriale procurata dall'incontro ravvicinato con autentici tesori cartacei, attraverso la bellezza dei caratteri e delle illustrazioni, la ricchezza dei materiali e delle lavorazioni, gli odori acri di inchiostri, carte e rilegature.
Consapevole dell'importanza di affidare un così grande patrimonio alle nuove tecnologie, Foto d'Arte Firenze è orgogliosa di aver potuto contribuire con le proprie immagini alla stesura del catalogo, edito da Sillabe, che testimonia l'inestimabile valore storico, letterario ed artistico che caratterizza il percorso affascinante della mostra. Con l'auspicio che il nostro lavoro di documentazione visiva possa aver reso un doveroso servizio alla conservazione del patrimonio esposto, l'occasione ci è gradita per ringraziare il curatore della mostra e del catalogo, Marco Ferri (giornalista e responsabile della comunicazione del Polo Museale Fiorentino, nonché fondatore e direttore di "Medicea. Rivista interdisciplinare di studi medicei"), per averci offerto l'opportunità unica e gratificante di poter condurre una campagna fotografica fra i tesori nascosti nei preziosi scrigni fiorentini, un'opportunità che, come recita il titolo della mostra, capita "una volta nella vita".
Di seguito, alcuni link che parlano della mostra.