DIVINA SIMULACRA. Capolavori di scultura classica della Galleria degli Uffizi, a cura di Fabrizio Paolucci
Le più belle statue antiche degli Uffizi esposte nelle sale al piano terra del museo vasariano: in questi ampi spazi i visitatori potranno vederle e ammirarle da vicino, in tutta la loro bellezza. È la grande mostra ‘Divina Simulacra. Capolavori di scultura classica della Galleria’, in programma dal 12 dicembre 2023 al 30 settembre 2024.

È noto che le prime opere d’arte ad entrare nel complesso vasariano appena ultimato, già negli anni Ottanta del XVI secolo, furono i marmi antichi della collezione di Cosimo I, custoditi fino a quel momento in Palazzo Pitti. Si deve a Ferdinando I l’intuizione di collocare le preziose sculture nel corridoio orientale dell’ultimo piano, dove potevano essere ammirate completamente immerse nella luce naturale. Nel corso del XVII secolo, le statue e i ritratti dilagarono occupando il corridoio meridionale e, con il regno di Cosimo III, anche quello occidentale. A Cosimo III si deve anche l’intuizione di far sistemare nella Tribuna sculture antiche di grandi dimensioni. Fra queste vi era la Venere dei Medici, destinata a diventare, per i due secoli successivi, l’icona e il simbolo del museo fiorentino.
È inoltre restituita all’interesse del pubblico nella sua interezza la splendida serie di dodici erme antiche con ritratti di filosofi, atleti, poeti e statisti greci, destinata originariamente da Ferdinando I a ornare il giardino di Villa Medici sul Pincio.
Cristian Ceccanti di FOTO D'ARTE Firenze per questa iniziativa si è occupato della realizzazione delle immagini alle sculture ed opere d'arte presenti in mostra per la pubblicazione del catalogo edito da Sillabe.

Leggi qui un breve estratto del catalogo.
Inoltre Cristian Ceccanti ha ricevuto l'incarico per la realizzazione delle immagini dell'allestimento della mostra curato dallo Studio d'Architettura di Firenze Deferrari+Modesti.
Un incarico prestigioso che ha consentito la realizzazione delle pubblicazioni scientifiche e divulgative e la documentazione puntuale del percorso creato appositamente per la visita in questo suggestivo ambiente delle Gallerie degli Uffizi.
Come fotografare l’allestimento di una mostra d’arte
a cura di Cristian Ceccanti fotografo per l'arte a Firenze
Fotografare l'allestimento di una mostra d'arte è un lavoro delicato che richiede equilibrio tra documentazione tecnica e racconto visivo. Non si tratta solo di riprendere le opere, ma di comunicare l’atmosfera, l’architettura dello spazio, le relazioni tra le opere e il dialogo con il pubblico.
Gli obiettivi della fotografia di allestimento sono quelli di documentare la disposizione delle opere nello spazio, raccontare l’atmosfera della mostra, evidenziare le scelte curatoriali (luce, percorsi, testi, dispositivi), fornire materiale per stampa, archivio, portfolio o catalogo.
Relativamente all'illuminazione è consigliato di sfruttare quella esistente: nelle mostre è spesso studiata con cura. Non deve essere alterarla se non richiesto.
Bisogna prestare attenzione alle dominanti di colore: correggere il bilanciamento del bianco in base alla luce ambiente (LED, alogena, naturale), evitare riflessi su vetri o superfici lucide.
Per quanto riguarda la post-produzione delle immagini realizzate un'occhio di riguardo deve essere prestato alla correzione prospettica, le linee architettoniche devono essere dritte (nella fase delle riprese fotografiche infatti si preferisce l'impiego di ottiche decentrabili studiate appositamente per fotografia d'architettura). Devono essere rimossi i disturbi quali cavi, segnali di sicurezza visivamente invasivi, macchie. Il bilanciamento del bianco deve essere accurato per ottenere la fedeltà cromatica delle opere in mostra.
E' buona prassi visitare la mostra in anteprima, studiare la luce e la disposizione, chiedere se ci sono opere da non fotografare e verificare i diritti d'immagine delle opere.
